La poetica della citazione. Roberto Barni tra gli anni sessanta e settanta: persistenze e mutazioni dell’iconografia.

Irene Balzani

Abstract


Dagli anni sessanta sino all'affermarsi del Postmoderno, la poetica della citazione -per mutuare una definizione introdotta da Massimo Carboni- è divenuta un fenomeno centrale nella pratica artistica. Diverse sono state le modalità attraverso le quali gli artisti contemporanei hanno citato, rivisitato, decostruito l'arte del passato e i suoi capolavori.

Il caso del pittore toscano Roberto Barni è particolarmente paradigmatico poiché racchiude, nell'arco di due decenni di carriera, lo svilupparsi di queste poetiche citazioniste dalle prime manifestazioni, nell'ambito della Pop Art, al definitivo ritorno ai media tradizionali avvenuto negli anni ottanta.

Attraverso la consultazione diretta dell'archivio dell'artista e le interviste con l'autore, questo articolo ricostruisce l'opera e le esposizioni di Barni dagli esordi, nell'ambito della cosiddetta “scuola di Pistoia”, sino all'invenzione dell'eteronimo Rupertius, alter ego pittorico dello stesso Barni nella fase di ritorno ad una pittura dallo stile volutamente “tradizionale”.

 


Keywords


Contemporary Italian Art; quotation in visual arts; Roberto Barni

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